Pentole in ceramica

Belle da vedere, facili da utilizzare, alleate infallibili in cucina: le pentole in ceramica sono perfette sia per chi si avvicina per la prima volta ai fornelli sia per chef provetti e palati esigenti. Scegliere la pentola giusta non è semplice perché la batteria ideale deve rispettare una serie di requisiti irrinunciabili. Deve essere versatile, resistente, capace di sfidare il tempo ma anche semplice da pulire. Un compito arduo senza dubbio, ma le pentole in ceramica sembrano rispettare tutte queste caratteristiche. Ma quali sono i loro vantaggi?

Cosa cucinare con le pentole in ceramica

Le pentole in ceramica, grazie alla loro caratteristiche, obbediscono a due imperativi fondamentali della cucina moderna ovvero gusto e salute. Per questo motivo sono indicate sia per chi decide di mettersi a dieta sia per chi vuole utilizzare quotidianamente uno strumento indispensabile per mantenersi in forma.

Pesce e carne sono i due alimenti che trovano in queste pentole un prezioso alleato. Le scaloppine al limone sono un classico della cucina italiana, apprezzato da tutti. Spesso però la cottura prolungata le rende dure e poco appetibili. La ceramica invece dimezza il quantitativo di burro previsto nella ricetta ma anche i tempi di cottura. Il risultato è un piatto saporito, leggero ma povero di calorie. Allo stesso modo una delicata sogliola alla mugnaia, un filetto all’acqua pazza oppure un’empanadas di pollo sono dei secondi ideali da cuocere nella ceramica. Non dimentichiamo poi le fritture, agevolate dal fatto che il calore si diffonde in modo uniforme in tutta la superficie.

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Caratteristiche e vantaggi delle pentole di ceramica

Le pentole in ceramica hanno un’anima interna in alluminio e un rivestimento esterno in ceramica ed è proprio questo il tratto distintivo che le differenzia dalle altre casseruole. La presenza dell’alluminio rappresenta un notevole vantaggio perché questo metallo è naturalmente dotato di un’eccellente conducibilità che permette una rapida e uniforme diffusione del calore.

A questo elemento vanno aggiunte le caratteristiche proprie della ceramica: resiste agli urti, agli shock termici ed è naturalmente atossica. Questo aspetto è molto importante perché è priva di PTFE e PFO che, inerti a bassa temperatura, emanano fumi tossici quando sale il calore. Il teflon (PFTE), il rivestimento antiaderente, con il tempo si graffia, si stacca o comunque si usura. Il rischio è che microscopiche particelle di questo materiale possano finire nei nostri piatti.

L’acido perfluoroottanoico (PFOA), utilizzato nella produzione del teflon, è invece dannosa per la nostra salute, un rischio che non corriamo con la ceramica perché è composta principalmente da acqua e silice e non crea emanazioni tossiche anche se riscaldata a temperature molto elevate. Grazie a queste caratteristiche le pentole in ceramica presentano un ulteriore vantaggio: sono completamente ecologiche e compatibili con il nostro ambiente.

Un altro punto a loro favore è la notevole antiaderenza che impedisce al cibo di attaccarsi alla superficie, una caratteristica molto apprezzata sia da chi non ha dimestichezza con i fornelli sia da chi ama cimentarsi con ricette complicate e ricche di passaggi. Una pentola in ceramica permette di diminuire l’uso di grassi come burro e olio in cottura, spesso impiegati per evitare che i cibi possano bruciare o attaccarsi alla superficie.

Il prezzo è conveniente, soprattutto se consideriamo che si tratta di un investimento a lungo termine, vista la grande resistenza all’usura e ai graffi. A questo dobbiamo aggiungere anche il notevole risparmio di luce e gas grazie all’ottima capacità di condurre il calore. I cibi cuociono più in fretta, in modo più uniforme e senza spreco di energia.

Non tutte le pentole sono compatibili con un piano cottura a induzione. La ceramica si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di induzione, basta avere l’accortezza di ridurre della metà il calore rispetto a una pentola tradizionale.

Le pentole in ceramica sono disponibili in varie forme e colori anche se la classica padella o casseruola bianca è da sempre sinonimo di eleganza e ricercatezza in cucina. Rispetto alle pentole in terracotta sono molto più versatili e meno delicate. La terracotta infatti è un particolare tipo di ceramica indicato per le cotture lente e prolungate poiché continua a cuocere gli alimenti anche a fuoco spento.

Primo utilizzo, cura e manutenzione delle pentole in ceramica

Prima di utilizzare una nuova pentola di ceramica, è necessario staccare con cura tutte le etichette e rimuovere con olio di oliva le eventuali tracce di colla rimaste sulla superficie. A questo punto non rimane altro che lavarle con acqua e sapone per piatti, asciugare e applicare una piccola quantità di olio vegetale sul fondo, aiutandoci con un piccolo tovagliolo di carta.

Durante la cottura, sia per preservare il rivestimento della pentola sia per risparmiare luce e gas, è consigliabile diminuire la potenza dei fornelli. Per evitare di graffiare il rivestimento in ceramica, è meglio preferire mestoli in legno e silicone ma soprattutto evitare di scaldare a vuoto il tegame. Non bisogna tagliare il cibo all’interno della pentola, poiché le parti appuntite o taglienti potrebbero danneggiare la superficie e lasciare segni irreparabili.

La pulizia è facile e veloce grazie alla perfetta antiaderenza a patto però che la pentola venga fatta raffreddare completamente prima di essere immersa in acqua, proprio per evitare qualsiasi shock termico. Il lavaggio può essere effettuato con una semplice spugna per piatti non abrasiva e un comune detersivo.

Per mantenere l’antiaderenza nel tempo, è sufficiente strofinare l’interno ogni due o tre settimane con un po’ di olio

Prezzi medi sul mercato e marchi più noti

Le pentole di ceramica vanno da un minimo di 20 euro a una massimo di 50/70 euro. A far la differenza sono soprattutto la marca e le prestazioni. Tra le più vendute ricordiamo le Bialetti e le Lagostina, due aziende storiche italiane che propongono un vasto assortimento di padelle e tegami, adatti per qualsiasi cottura. Una batteria di ottima marca, come ad esempio la Stoneline, si aggira sui 200 euro per 8 pezzi mentre un set composto da 3 padelle di fascia media costa all’incirca sui 30/40 euro. Sempre nella fascia media di mercato, una batteria in ceramica costa al massimo 50 euro, come quella della TecTake; le Pyroflam singole invece, complete di coperchio, su Amazon sono proposte a una ventina di euro circa, un prezzo scontato rispetto a quello originale.